428.226 "storica": senza vomere no?

Ho la 428.226 in livrea ripristinata castano-isabella(se Dio vuole), ma Rr non prevede il vomere, che invece risulta montato pressochè in tutte le foto. Secondo voi vale la pena di adattargli quello di qualche altra loco o potrebbe restare senza?

la 226 in livrea Castano-Isabella post-navetta ha sempre avuto il vomere.

Se vuoi rispettare la realtà prendi il vomere da un'altra loco, lo pieghi leggermente al centro per adattarsi al pancone a punta, e lo applichi.

Dalle foto reperibili pare di sì; prenderesti un vomere da una 424 RR per adattarlo?
Premetto che non credo di essere capace di autocostruirlo, non voglio "appiccicargli" un troiaio, come si dice da noi.

Credo che sia la miglior soluzione....

Fatto! E sto mettendo tutti gli altri aggiuntivi: assume veramente "carattere".
Sono soddisfatto.

... Con vomere, con vomere! E lame paraneve, ritocchi di colore, ecc.
Accanto alla non aerodinamica 113, al D.R.S.

Boh ... sarò poco obbiettivo ma mi sembrano assomigliarsi parecchio.

Obiettivo o meno non si capisce il senso: ti riferisci alla foto non postata, ai vomeri, o cosa?

La foto comunque si può vedere nel titolo.

Molto poco OBBIETTIVO (preferisco la forma popolare a quella originale latina, ormai piuttosto remota) : mi riferisco alla foto della loco originale postata, con il vomere, ecc. La mia modesta approssimazione mi accontenta.

Interessante la disquisizione, che obbiettivamente non conoscevo!

Sarà l'età, però non ho ancora compreso; la foto voleva confermare il fatto che l'E 428-226, anche in estate (la bella e purtroppo fu Manifestazione di Rimini si teneva a giugno) era "arredata" di vomere.

In origine non l'aveva!

Come tutte le locomotive, ritengo, ma allora?

Credo sia l'insolubile diatriba sulla veridicità dei modelli riprodotti. Penso che spaccare il capello non in quattro, ma in ....migliaia, sia alla fine sterile. Basterà fissare il giorno, se non l'ora, cui ci si riferisce ed il modello sarà verosimile, non esatto, perché mai potrà esserlo.

Ogni mezzo ferroviario ha dei triangoli che indicano i punti di sollevamento; se ci fosse un umano 87/160 volte più grande, potrebbe maneggiare un treno vero come noi maneggiamo i nostri? Allora i nostri modelli dovrebbere avere pareti spesse meno della carta velina!

Essendo quindi tutto un compromesso tra i desiderata e la realtà, alla fine ognuno faccia come più gli aggrada e si sente appagato; teniamo sempre presente che è un gioco, controproducente sconfinare nella mania.

Si chiamano appunto Forum di discussione...quindi lasciamo che gli utenti discutano  anche se a volte sembrano sconfinare la maniacalità.

E' una delle belle cose di un Forum tecnico.

Tutto condivisibile.

Quello che (finora e spero continui) mi è piaciuto di questo Forum (e prima del blog) è la pacatezza con cui si discute.

Tenere sempre a mente che nessuno ha la verità in tasca e non si finisce mai di imparare.

Renato Borgognoni ha scritto:Tutto condivisibile.
Quello che (finora e spero continui) mi è piaciuto di questo Forum (e prima del blog) è la pacatezza con cui si discute.
Tenere sempre a mente che nessuno ha la verità in tasca e non si finisce mai di imparare.

Ciao Renato,
condivido in parte quello che hai scritto.
Inseguire la fedeltà di un modello non vuol dire spaccare il capello in quattro.
In locomotive che hanno attraversato 60 anni di storia, ci sono stati molti cambiamenti, estetici e meccanici; una E.428 degli anni '39 (l'ordinazione delle prime otto unità è del 1933) è molto differente da una a fine carriera.
Non è neanche insolubile la diatriba sui modelli, basta documentarsi: ci sono fior di libri e monografie a riguardo. Poi si può discorrere all'infinito su quanto sia necessario approfondire o meno le proprie conoscenze sul locomotore che interessa.
Nelle molte foto che ho nella monografia, il vomere lo si vede negli anni '60 e quasi sempre su locomotive assegnate a depositi a nord della penisola. Non sono riuscito però a risalire all'anno in cui furono adottati ufficialmente.

Carlo

Trovo le ultime considerazioni pienamente condivisibili!
Chi cercasse di riprodurre una "realtà assoluta", come se un oggetto fosse cristallizzato nel tempo e senza accettare un minimo di approssimazione fisiologicamente insito nella rappresentazione in scala, è purtroppo destinato alla frustrazione.

Salve Carlo & Simone!

Mi sembra che entrambi abbiate estrinsecato al meglio quanto da me  scritto, forse troppo sinteticamente.

Un modello industriale di relativo scarso valore può essere adattato a varie situazioni temporali ed ambientazioni.

Per i modelli di pregio è il produttore che deve indicare l'esatta collocazione temporale: credo siano pochi gli audaci che tentino di elaborare modelli da migliaia di euro.

A quanto mi risulta per i vomeri vigeva la norma che venivano montati all'inizio dell'inverno e tolti in primavera; all'aumentare dei costi di mano d'opera e credo anche alle varie modifiche che le loko subivano (condotte etc.) divenne complicato ritrovare i vomeri specifici destinati ad ogni macchina e quindi divenne prassi mantenerli fissi.

Per alcuni accessori bisogna prendere bene in considerazione la loro destinazione.
Se prettamente espositiva vetrinetta o diorama statico conviene montare tutti gli aggiuntivi per il massimo realismo storico, invece se prevediamo un uso intenso sul plastico si può evitarne il montaggio visto la facilità con cui si staccano e perdono.
Roby